Il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) ha indetto un contest: si chiama “I luoghi del cuore”, e dà la possibilità a chiunque di segnalare un luogo italiano che ritiene importante valorizzare e proteggere, o che magari si trova in una situazione di degrado e ha quindi urgente necessità di ricevere interventi di restauro.
Oltre a permettere agli utenti di votare il proprio luogo preferito e contribuire quindi alla sua valorizzazione, il contest ha anche un benefico “effetto collaterale”: esplorando la mappa interattiva, l’utente può scoprire tantissimi luoghi sconosciuti di cui, probabilmente, non avrebbe mai sentito parlare nell’arco di una vita intera.
L’ultima notizia è che anche il Giardino della “nostra” Reggia di Colorno è stato candidato tra i luoghi degni di essere preservati, essenzialmente per motivi di progressivo degrado: la parte romantica del Parco infatti è stata dichiarata “off-limits” nel 2013 a causa del pericolo di caduta rami, ma quella che doveva essere una chiusura temporanea è ormai diventata permanente. La Provincia ha stimato che servirebbero tra i 200 e i 250 mila euro per mettere in sicurezza il parco e rimuovere gli alberi pericolosi.
![[cml_media_alt id='2759']Parco romantico della Reggia di Colorno[/cml_media_alt]](https://scorcidiparma.it/wp-content/uploads/garden1-iluoghidelcuore.it-.jpg)
Ci piacerebbe, in questo articolo, raccontarvi la storia del Giardino (e inevitabilmente anche della Reggia a cui è legato), per farvi comprendere la sua bellezza e l’importanza di proteggerlo e preservarlo.
LE ORIGINI
![[cml_media_alt id='2757']Barbara Sanseverino. Fonte: wikipedia.it[/cml_media_alt]](https://scorcidiparma.it/wp-content/uploads/Barbara-Sanseverino.jpg)
Sul finire del Cinquecento l’aspetto della rocca venne rinnovato da Barbara Sanseverino, donna di vasta cultura e animatrice di un cenacolo letterario a cui partecipavano anche i Gonzaga e gli Estensi. Fu lei a trasformare il fortilizio in una residenza signorile, collezionando dipinti di Tiziano, Correggio, Mantegna, Raffaello, Parmigianino e nobilitandola con un giardino all’italiana.
Nel 1612 Ranuccio I Farnese condannò Barbara alla decapitazione per sospetta congiura e ne confiscò tutti i beni, tra cui anche la residenza di Colorno.
LE TRASFORMAZIONI: giardino all’italiana, poi alla francese, infine all’inglese
Sotto i Farnese il Giardino subì notevoli trasformazioni: si arricchì quindi di alte siepi di bosso e monumentali fontane, mentre un celebre ingegnere idraulico venne fatto venire dalla Francia appositamente per realizzare la Grotta Incantata, popolata da automi dalle sembianze di divinità mitologiche che si muovevano e cantavano azionati da complessi meccanismi idraulici.
![[cml_media_alt id='2760']Reggia di Colorno. Fonte: baroque.it[/cml_media_alt]](https://scorcidiparma.it/wp-content/uploads/reggia-colorno-baroque.it-.jpg)
Con l’arrivo dei Borbone, il giardino all’italiano farnesiano venne trasformato nel giro di pochi anni in giardino alla francese, grazie soprattutto all’opera dell’allora giardiniere di Versailles: François Anquetil detto il Delisle. Fu lui a ideare quella particolare conformazione prospettica, grazie alla quale i tre viali che partono dallo scalone della Reggia sembrano allungarsi all’infinito.
![[cml_media_alt id='2761']Fonte: skyscrapercity.com[/cml_media_alt]](https://scorcidiparma.it/wp-content/uploads/Giardini-Reggia-Colorno-skyscrapercity.com-.jpg)
LA STORIA RECENTE
E’ con l’Unità d’Italia che inizia il periodo di decadenza del Giardino, mentre quello della Reggia era già iniziato molto prima, quando don Carlo di Borbone aveva cominciato a “spogliare” le sale interne di tutti gli arredi e le collezioni d’arte per trasferirle a Napoli (spoliazione che continuò poi con i Savoia).
Recentemente la Provincia di Parma ha provveduto a ripristinare la prima parte del Giardino, con il parterre alla francese, i giochi d’acqua e i berceux laterali, mentre la parte romantica all’inglese è (come anticipato a inizio articolo) chiusa al pubblico.
La Reggia e il suo Giardino storico oggi sono sede di importanti eventi:
- Ogni anno, a primavera, nel giardino del palazzo, viene allestita la Mostra dei Fiori “Nel Segno del Giglio“, importante esposizione florovivaistica a livello nazionale, aperta al pubblico, che registra la presenza dei più prestigiosi operatori del settore.
![[cml_media_alt id='2768']Nel segno del giglio Reggia di Colorno[/cml_media_alt]](https://scorcidiparma.it/wp-content/uploads/studioessecinet1-1024x580.jpg)
- Proprio in questi giorni, fino a metà dicembre, le sale della Reggia sono sede di esposizioni fotografiche di importanti autori emiliani, nell’ambito del ColornoPhotoLife.

