ITINERARIO: In bici per le “porte” di Parma dalla stazione!

 

Parma è una piccola cittadina e si può conoscere e scoprire quindi davvero bene utilizzando la bicicletta in un itinerario tra i monumenti della città.

Itinerario Bici - Porte di Parma

Il nostro itinerario prevede un percorso che porti a scoprire il visitatore che arriva in treno in giornata o anche per un week end, la nostra città passando per borghi e strade anche inusuali ma comode per la bicicletta.

Se arrivate in treno, una volta usciti dalla stazione, si prosegue dritto davanti a voi e dall’altra parte del semaforo imboccherete viale P. Toschi. Proseguendo per 800 metri arriverete ad una serie di basse costruzioni con diversi locali commerciali. Il primo è quello che ci interessa perché è il punto di partenza del nostro percorso in bicicletta. Noterete infatti l’insegna “Punto Bici” e “Noleggio Biciclette“.

Punto Bici - Viale ToschiSullo sfondo, potete vedere un pezzo del Monumento alla Vittoria che fu progettato dall’architetto Lamberto Cusani nel 1919-20 e inaugurato nel 1931 ed ha in testa una statua in bronzo della Vittoria alata, opera dello scultore palermitano Ettore Ximenes.

Ora che abbiamo la bici, siamo pronti a partire e scoprire un pò la città su due ruote.

Proseguiamo lungo in viale P. Toschi, ed alla prima rotonda andiamo a destra, passando sul “Ponte Verdi” ed arrivando così al Parco Ducale. Entrati nel parco, la prima cosa da fare è quella di andare subito a destra, verso il grande palazzo di color giallo: quello è il Palazzo Ducale. Se siete in città da lunedì al sabato, il palazzo è visitabile dalle 9.00 alle 12.00 con un costo che si aggira attorno ai 3,00 € e vi consiglio di fermarvi nelle prime ore della mattina in modo da avere poi tempo di proseguire il giro del parco dal viale centrale, verso il laghetto sul lato opposto. Durante l’attraversata possiamo notare sulla sinistra un piccolo chiosco che si trova esattamente al centro del parco, e le statue dedicate ad Arianna e Bacco. Poco prima del laghetto, sulla destra, potete intravedere tra gli alberi, anche il tempietto d’Arcadia, costruito dal Petitot a metà del ‘700.

Arrivati al laghetto, potete vedere sull’isolotto centrale, la fontana del Trianon (riferita a quella di Versailles) e la fauna che abita quotidianamente il laghetto stesso come carpe, pesci rossi e tartarughe, ma anche volatili come anatre ed uccelli di varie specie. Aggirando il laghetto, e proseguendo poi verso la sinistra, usciamo dal parco e ci ritroveremo in una grande rotonda, che una volta faceva parte di una delle porte della città chiamata Porta Santa Croce ed ora Piazzale Santa Croce.

Sulla sinistra si imbocca via D’Azeglio, mentre sulla destra via Gramsci, che porta verso il quartiere Crocetta e poi verso Piacenza. Sempre sulla sinistra abbiamo la chiesa Santa Croce, che merita una veloce visita al suo interno.

Fonte: Parma di una volta - Marcheselli
Fonte: Parma di una volta – Marcheselli

Proseguiamo per la via alla destra della chiesa, via Cocconcelli, arrivando in piazzale Guido Picelli. Tenendo la sinistra ed imboccando via Imbriani, arriviamo alla chiesa dell’annunziata e quindi in via D’Azeglio, con pavimentazione fatte di blocchi di granito.
Via D’Azeglio è anche adatta per un pranzo veloce data la grande affluenza di pizzerie d’asporto, baretti, cucina multietnica e qualche ristorante e pizzera di buona qualità. Fronte alla Chiesa, andate verso sinistra, e sul lato sinistro trovate la pizzeria dal “TEO” che rimane sempre una delle migliori di Parma.

Sulla destra invece c’è il restaurato piazzale Corridoni con via Nino Bixio che parte e si snoda costeggiando il lungoparma nell’oltretorrente. Via Bixio è una delle vie più vecchie della città e porta a Barriera Bixio, un grande piazzale dove una volta sorgeva un’altra delle porte di Parma, convertita poi in barriera dove arrivavano i tram provenienti dalla provincia direzione da La Spezia. Uscendo dalla barriera ed andando subito a sinistra, prendete viale Caprera ed attraversate il ponte Italia, prendendo il lungo viale Martiri delle Libertà, arrivando al Petitot (monumento al centro della rotonda) dove potete vedere sullo sfondo lo stadio di calcio Ennio Tardini.

Qui possiamo fermarci a pranzo, se non lo abbiamo già fatto nei locali di via D’Azeglio, al ristorante pizzeria il Petitot, che si trova tra il monumento e lo stadio.

Scorci arco san lazzaro primi 900Proseguendo alla sinistra dello stadio, quindi la continuazione del viale dal quale siamo venuti, superiamo una prima rotonda sempre dritto ed arriviamo ad una rotonda più grande, e più “movimentata”. Rimaniamo sulla pista ciclabile a destra e prendiamo la seconda uscita sulla destra, imboccando così la via Emilia (via Emilio Lepido). Dopo 800 metri ci troviamo di fronte l’Arco di San Lazzaro.

Dopo una tappa d’obbligo come questa, possiamo riportarci verso il centro e verso la prossima porta della città. Dall’Arco di San Lazzaro, torniamo indietro, cercando di portarci sul lato destro della strada e superando nuovamente la grande rotonda (ovale), continuando sulla via Emilia per arrivare a Barriera Repubblica e quella che una volta era Porta San Michele. Proseguendo dritto dopo la rotonda si prende via Repubblica, direzione centro dove sulla destra potrete vedere la chiesa di San Sepolcro.

Dopo l’unico semaforo che incontrate su via Repubblica, prendete il secondo borgo sulla sinistra, borgo Giacomo Tommasini, e percorretelo tutto, fino all’incrocio con borgo Felino e qui andate a destra fino a via Farini, una delle vie centrali di Parma, dove nei week end si concentra la “movida” cittadina. In questo incrocio è presente alla vostra destra la chiesa di Sant’Uldarico. Sempre in questa zona, sorgeva la porta Nuova di Parma, come ingresso sud della città, abbattuta nel 1901. Andando a destra verso il centro di Parma, percorriamo via Farini tra i negozi e locali che caratterizzano questa via, e se avete voglia di un panino “imbottito” fermatevi in uno dei migliori creatori di panini della città, la “Clinica del Panino“, meglio conosciuto come “da Walter”, che è in borgo Palmia (ultimo a sinistra prima di Piazza Garibaldi).

Se proseguiamo senza sosta, arriviamo in Piazza Garibaldi, con la statua dell’Eroe a farla da padrona. Alla nostra destra ci sono i Portici del Grano, e sede centrale del Comune di Parma; davanti a noi ed appena restaurato, c’è il Palazzo del Governatore, riconoscibile dalla meridiana sulla torre centrale.

Dopo qualche foto di rito, possiamo portarci verso la zona della quinta porta di Parma, Porta San Barnaba abbattuta nel 1830. E’ la zona nord del centro e con la bici prendiamo via Cavour, la via alla nostra destra a fianco del Palazzo del Governatore ed una volta giunti nei pressi della gelateria “900”, sulla destra possiamo intravedere il Duomo ed il Battistero che possiamo fotografare e visitare.

Proseguendo su via Cavour, arriviamo davanti al Monumento ai Caduti di Guerra e la Galleria San Ludovico, e girando a sinistra, dopo qualche decina di metri ci troviamo in via Garibaldi e di fronte Piazzale della Pace, con il monumento a Giuseppe Verdi sulla destra, e l’imponente struttura del Palazzo della

Fonte: Wikipedia
Fonte: Wikipedia Palazzo della Pilotta

Pilotta al cui interno tra le altre cose sono presenti aule universitarie, biblioteche e museo storico.

Attraversando il parco lungo il percorso centrale, passiamo sotto due gallerie di portici (voltoni) e ci ritroveremo davanti ad una rotonda, ed al ponte verdi. Siamo quindi giunti al termine del nostro viaggio in bicicletta per le porte di Parma, andando a destra a depositare la bicicletta e se rimane tempo per qualche acquisto in centro prima di riprendere il treno che ci porti a casa.

 

 

Le porte di Parma vengono celebrate e riportate alla memoria durante l’attuale “Palio di Parma“, storicamente conosciuto come la “Corsa dello Scarlatto”.

Fonte: Wikipedia, Le porte di Parma - Palio di Parma
Fonte: Wikipedia, Le porte di Parma – Palio di Parma

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