Alla scoperta di Via D’Azeglio, l’anima universitaria di Parma

Quando a Parma qualcuno dice “Oltretorrente”, solitamente si riferisce a via D’Azeglio. Questa strada è una sorta di prolungamento del centro storico e presenta alcune tappe interessanti per chiunque voglia “assaporare” la città in tutte le sue sfumature. In questo articolo cercheremo di condurvi per mano alla scoperta di alcune di esse.

Via D'Azeglio
Il Ponte di Mezzo, che unisce via Mazzini a via D’Azeglio. Fonte: flickr.com

La maggior parte di coloro che visitano la nostra città è convinto che essa sia soprattutto una piccola realtà legata alla musica e alla gastronomia. Ma Parma possiede anche una vitale anima universitaria, e Via D’Azeglio ne è la più esemplare testimonianza. Parma, infatti è la città sede della prima Facoltà di Giurisprudenza, la più antica d’Italia.

Molti Dipartimenti e corsi di laurea, soprattutto quelli scientifici e di ingegneria, sono situati al “Campus”, fuori dalle mura antiche della città (le Porte dette “Barriere”: Barriera D’Azeglio, Barriera Bixio, Barriera Repubblica, Barriera Farini; Barriera Garibaldi…). Si tratta di una struttura perfettamente organizzata secondo pratici criteri di funzionalità, con mense, biblioteche, campi sportivi e residenze per studenti.

Ma è nell’Oltretorrente (e precisamente in via D’Azeglio), che si respira forse la vera atmosfera universitaria, e il “gusto” che si prova attraversandola è proprio quello senza pretese di uno studente che sta cercando faticosamente di conciliare sessioni d’esame e serate divertenti con gli amici.

Movida via d'azeglio
Movida in via D’Azeglio. Fonte: parmaonline.info

La strada ospita la Facoltà di Lettere e quella di Economia, oltre a diverse antiche biblioteche, sale studio e un cinema d’Essai. E’ un quartiere quello circostante di storiche case popolari che ora accolgono gli studenti fuori sede, mentre i numerosi locali lungo la strada e nei borghetti limitrofi raccolgono, nelle serate estive, centinaia di ragazzi, rendendo via D’Azeglio il secondo fulcro della movida cittadina dopo via Farini.

Arrivando dalla stazione, potete raggiungere la via seguendo due itinerari:

  1. Svoltate a destra alla prima rotonda (quella di fronte alla Pilotta, per intenderci), percorrete il ponte Verdi, attraversate il Parco Ducale per il lungo, oltrepassate il laghetto e dirigetevi verso l’uscita del cancello di Piazzale Santa Croce; a questo punto, uscendo, troverete Via D’Azeglio alla vostra sinistra. Risalendo la Via vi dirigerete verso Piazzale Corridoni, oltrepasserete il Ponte di Mezzo e sarete arrivati in via Mazzini poi Piazza Garibaldi, centro della città.
  2. Oppure, semplicemente, dalla stazione proseguite per la strada di fronte, il Viale Toschi, (percorrendo quello che a Parma si chiama il Lungoparma, proprio perché costeggia il torrente che prende il nome della città) fino all’incrocio con via Mazzini, attraversate il Ponte di Mezzo situato alla destra e sarete in via D’Azeglio.
Lungoparma
Il Lungoparma. Fonte: alfemminile.com

Il primo itinerario è sicuramente più lungo ma vi permette di attraversare il Parco Ducale e ammirare tutto ciò che vi è al suo interno, dagli alberi secolari al Palazzo Ducale. Inoltre, se visitate Parma in primavera o in estate, troverete il giardino dei “parmigiani” pieno di vita: famiglie che passeggiano, gruppi di studenti sull’erba che leggono, bambini che giocano a pallone o corrono sui “grilli” (tipiche macchinine a pedali a tre ruote), scolaresche in gita.

Seguendo il secondo percorso invece vi ritroverete di fronte ad un bivio: all’incrocio tra via D’Azeglio e Via Mazzini infatti potrete proseguire a sinistra, andando quindi verso la Piazza Garibaldi e visitare il fulcro storico, monumentale e commerciale di Parma. Scegliendo questa direzione troverete Piazza Garibaldi, il Teatro Regio, via Cavour, Strada Farini, oltre a boutique, vetrine eleganti e una molteplicità di locali ristoranti ed enoteche. Proseguendo a destra invece troverete Piazzale Corridoni con il monumento al Caduto (che potete vedere nell’immagine sotto) e poi Via D’Azeglio.

Monumento a Filippo Corridoni
Il monumento a Filippo Corridoni. Fonte: commons.wikimedia.org
Autore: G. Gabelli

Appena attraversato il ponte, vi troverete di fronte alla statua di Filippo Corridoni, sindacalista e ardente assertore dell’intervento italiano nella Prima Guerra Mondiale. Il monumento è stato progettato dall’architetto Mario Monguidi il quale, per la particolare “posa” del soggetto, trasse ispirazione dalle parole che lo stesso Corridoni scrisse in una missiva:

«… cadrò colla fronte verso il nemico, come per andare più avanti ancora».

Mussolini in persona, visionando il progetto, definì la statua «superba di movimento ed espressione» (fonte: Parma e la sua storia).

Oltrepassando il monumento potrete notare, sulla sinistra, una chiesa. Si tratta della Chiesa della Santissima Annunziata, progettata da Giovan Battista Fornovo, allievo del Vignola, e originariamente ospitante l’affresco del Correggio con la Vergine Annunciata (ora nella Galleria Nazionale di Parma).

Proseguendo lungo la via D’Azeglio vi imbatterete in uno dei tre cinema d’Essai di Parma, il Cinema D’Azeglio, mentre appena più avanti si trova il Centro Cinema Lino Ventura, che non è paragonabile alla Cineteca di Bologna ma contiene comunque una discreta quantità di materiale sia cartaceo che audiovisivo e spazi di consultazione per tutti gli appassionati e studiosi di cinema.

Ospedale Vecchio
I portici dell’Ospedale Vecchio. Fonte: ilmattinodiparma.it

I portici che vedete appartengono poi alla struttura dell’Ospedale Vecchio, uno dei complessi monumentali più importanti di Parma, nonché l’edificio simbolo della storia ospedaliera della città. Esso accolse i malati fino al 1926, anno in cui fu inaugurato l’Ospedale Maggiore e l’Ospedale Vecchio cessò le sue funzioni sanitarie. I portici dell’ex ospedale accolgono anche l’Oratorio di Sant’Ilario, patrono di Parma, e le bancarelle del mercatino dell’antiquariato, che si tiene ogni giovedì.

Biblioteca Civica
Interno della biblioteca Civica. Fonte: oltretorrente-parma.blogautore.repubblica.it

All’inizio dei portici vedrete il Vicolo Santa Maria con l’indicazione della biblioteca Civica, luogo che riunifica le biblioteche Balestrazzi, Bizzozzero, e l’Emeroteca in un un’unica struttura. Vero paradiso dello studente, il complesso bibliotecario racchiude anche una sala di consultazione di periodici e quotidiani, nonché una sala (chiamata “Tana dell’Orso”), appositamente rivolta ai più giovani, con materiale audiovisivo, fumetti e postazioni pc.

Verso la fine di via D’Azeglio, quando ormai si inizia a intravedere la rotonda di Piazzale Santa Croce, troverete sulla destra la facciata di quella che potrebbe sembrare una chiesa in stile tardo-barocco, sormontata da due torri gemelle. Si tratta in realtà dell’ingresso di una biblioteca facente parte del complesso dei Paolotti, l’ex convento di San Francesco di Paola oggi sede della facoltà di Lettere.

Chiesa Paolotti
Le torri dei Paolotti. Fonte: visitparma.wordpress.com

La struttura è stata soggetta negli ultimi 3 anni a corpose attività di restauro, che oggi sono finalmente state ultimate, è proprio di qualche mese fa l’inaugurazione. Il chiostro interno è stato rimesso completamente a nuovo, mentre la biblioteca è pronta ad accogliere i 128 mila volumi provenienti dai dipartimenti di Italianistica, Filologia, Lettere, Filosofia, Storia e Beni librari.

Per approfondire: “Paolotti, Splendore ritrovato”.

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