Leggendo la Gazzetta di sabato siamo venuti a conoscenza di un fatto insolito, legato alla recente piena del Po: venerdì scorso la famosa motonave “Stradivari”, che da quasi 40 anni solca le acque del Grande Fiume, ha attraccato proprio a fianco dell’Antica Corte Pallavicina, a Polesine.
Detta così non sembra un evento degno di nota, in realtà per molti si è trattato di un autentico ritorno al passato: decenni fa, quando le barche non erano grandi come quelle di oggi e l’alveo del Po era più ampio di adesso, le imbarcazioni venivano ormeggiate proprio a due passi dal castello. La piena, assieme all’abilità del capitano Giuliano Landini, ha permesso alla più grande motonave fluviale d’Italia di avventurarsi nella golena del Grande Fiume e di accostarsi alla storica dimora della famiglia Spigaroli, nelle cui cantine stagionano migliaia di culatelli. A sua volta il curioso evento permette a noi di parlarvi della “Stradivari” e proporvi alcuni itinerari fluviali poco noti, lungo le terre bagnate dal Grande Fiume Po.
La possente imbarcazione, lunga 62 metri e in grado di trasportare 400 persone, è stata varata nel 1976 a Cremona. Il suo nome è un omaggio al grande liutaio e costruttore di violini, “figlio” della città nota quale centro della navigazione sul fiume Po. La nave è ormeggiata al porto turistico “Lido-Po” di Boretto, nel reggiano, luogo di partenza per tutti gli itinerari.
La nave è dotata di un ristorante in grado di offrire menù a tema con degustazione di vini pregiati e piatti tipici delle Terre di Po. Il ristorante è aperto tutto l’anno solo per gruppi di almeno 20 persone e su prenotazione. Tutte le domeniche e i festivi, a raggiungimento del numero minimo di passeggeri (40/50) e condizioni idrometriche del fiume permettendo, la motonave svolge gite in navigazione. Tra gli itinerari proposti, ce ne sono alcuni particolarmente interessanti per chi volesse esplorare la nostra provincia:
L’acquario del Po
La tratta Boretto-Motta Baluffi permette di visitare l’oasi di “Cava Ronchetto”, ma soprattutto l’acquario del Po, un sito poco conosciuto e davvero particolare. La visita all’acquario è un percorso sotto la superficie del fiume, alla scoperta di un mondo nascosto, mutevole e ricco di vita: una settantina di vasche con specie sia autoctone che alloctone (alcune delle quali ormai molto rare). Le vasche più interessanti sono quella tattile, con alcune specie che per loro indole sono adatte per essere toccate, e quella delle tartarughe, all’esterno della struttura, con testuggini di terra e di mare.
A questo indirizzo c’è una lista di altre attrazioni visitabili in zona.
Itinerario nella Bassa Parmense
La tratta Boretto-Isola Pescaroli è focalizzata sull’esplorazione delle cosiddette “Terre verdiane”, anche dette “Terre del culatello”: attraversando il ponte proprio di fronte a Isola ci si ritrova infatti in piena Bassa Parmense, a pochi chilometri dai luoghi in cui è vissuto il Maestro Verdi (Busseto, Roncole Verdi, Sant’Agata), tappe della Strada del Culatello (Zibello, Sissa, Roccabianca, Polesine) e antichi borghi medievali sovrastati da maestosi castelli (Soragna, San Secondo, Fontanellato).
Escursione nel parco golenale “Maria Luigia”
Dopo l’approdo a Torricella Parmense, ci si sposta di qualche chilometro verso Casalmaggiore per un’escursione nel parco golenale “Maria Luigia”, un bosco-isola di 40 mila metri quadri in mezzo al fiume, dotato di attrezzature per il tempo libero come piscina, giochi per bambini, campi di beach volley. Qui potete visionare alcune foto del percorso.
Visita a Casalmaggiore
In questo caso le possibilità sono due:
- Visita al centro storico di Casalmaggiore e al Museo del Bijou: si tratta di un museo unico in Italia, dedicato alla raccolta e alla conservazione di oggetti di bigiotteria (spille, gemelli, bracciali, cinture, orecchini, ciondoli) e altri accessori e oggetti di ornamento, come portacipria, portarossetto, portasigarette, occhiali da sole, medaglie devozionali, distintivi. E’ stato interessante scoprire che il Museo è sorto a Casalmaggiore perché è qui che, alla fine dell’Ottocento, sono nate non una bensì due industrie di oggetti di bigiotteria, che diventarono così famose da arrivare a esportare i propri prodotti anche in America Latina. Un fatto eccezionale se si pensa che la bigiotteria è sempre stata prodotta in aziende di piccole o piccolissime dimensioni, spesso limitate all’ambito familiare. Approfondimenti: la storia e i personaggi, i bijoux e la loro evoluzione, i luoghi e le architetture, Galluzzi, stilista dell’oro.
- Visita alla città di Sabbioneta (detta la “piccola Atene”): ideata dal principe-mecenate Vespasiano Gonzaga Colonna sul modello delle antiche città romane, è la vera “città ideale” rinascimentale.
“C’è una dimensione onirica in Sabbioneta, una sorta di calma follia dovuta al fatto che il linguaggio urbanistico non ha subito alterazioni particolari e ci consegna, dunque, una città nata e morta con il suo artefice, pietrificata nella sua evoluzione, bloccata al 1591: una stella supernova che si è spenta, ma continua a brillare del suo glorioso passato” (fonte: borghiditalia.it).