Happening di street art in Piazzale Rondani: si tratta del “Parma Street View”

Sabato scorso siamo stati al “Parma Street View“, un happening pubblico di tre giorni tenutosi in Piazzale Rondani dedicato a un fenomeno artistico in rapida diffusione in Italia, ma a cui Parma si era (fino ad ora) dichiarata estranea: la Street Art.

Per la prima volta questa forma di espressione pittorica urbana, già ampiamente sviluppata in altre città come Milano, Firenze, Lecco e Como, fa il suo ingresso nella nostra città, che dimostra così un rinnovato atteggiamento di apertura nei confronti di giovani artisti alternativi desiderosi di dimostrare il loro talento.

In occasione dell’evento, una decina di street artists riconosciuti a livello nazionale collaboreranno con un gruppo di giovani artisti attivi nel territorio della Provincia di Parma per realizzare, ognuno con le proprie specificità tecniche e stilistiche, un murales collettivo di 250 mq che ricoprirà le dodici campate del muro di cinta del liceo linguistico Marconi.

Il tema scelto è quello delle barricate del 1922, un ricordo ancora vivo per gran parte della popolazione parmigiana, che i giovani artisti hanno reinterpretato in chiave moderna, giungendo a esiti davvero eterogenei:

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La tematica scelta ha offerto inoltre un collegamento ideale tra memoria storica ed espressione artistica: così come le barricate sono state una reazione spontanea di resistenza al dilagare del Fascismo, la Street Art si è fin da subito configurata come un moto spontaneo di ribellione rispetto alle forme artistiche tradizionali.
monumento ai cadutiLa scelta della location ovviamente non è stata casuale: in piazzale Rondani era già stato edificato, nel 1997, un monumento che riporta la lista dei caduti sulle barricate del 1922, che però è stato coinvolto nel processo di degrado dell’intera area. Il piccolo giardino in cui sorge il monumento, pur essendo snodo centrale di passaggio per molti studenti e per chiunque voglia recarsi in centro passando per il ponte Caprazucca, è stato recentemente abbandonato a se stesso, divenendo luogo di bivacco per ubriachi e studenti irrispettosi. Il monumento stesso è stato danneggiato con scritte di contestazione, oltre a presentare incrostazioni di ruggine e macchie causate dall’umidità sulla superficie.

Detto questo, la scelta del luogo appare quanto mai sensata: il “Parma Street View” intende essere il primo passo di una più ampia diffusione del fenomeno della Street Art a Parma, partendo da un’area centrale che ha urgente necessità di riqualificazione estetica. Allo stesso tempo i murales sono il linguaggio artistico perfetto per sensibilizzare i giovani studenti sul tema della Memoria, che del resto era già presente nel luogo ma in una forma incomprensibile e poco accattivante.

L’evento si è proposto anche come tentativo di riappropriazione di uno spazio verde gravemente trascurato: mentre i writers erano impegnati a dipinegere la cinta muraria, il piccolo giardino ha ospitato numerose altre iniziative collaterali, tra cui mostre temporanee di illustrazione con i disegni di Maria Storiales e altri artisti, l’esposizione delle magliette autoprodotte del marchio Chomp, la realizzazione di laboratori di decorazione di Quisquilie, l’allestimento di arredi urbani con elementi di riciclo della cooperativa Emc2 (fonte: parmadaily.it).

 

Tra queste iniziative, quella che ha maggiormente suscitato il nostro interesse è C.A.C.C.A. (Cose A Caso Con Attenzione), una fanzine nata per caso pochi mesi fa su iniziativa di due studenti. Funziona così: i due fondatori propongo, mensilmente e servendosi della pagina Facebook della fanzine, una parola chiave, poi aspettano; mano a mano che ricevono contributi di varia natura (disegni, illustrazioni, poesie, racconti brevi, riflessioni, ecc.), loro li selezionano secondo il proprio gusto personale e l’attinenza alla tematica proposta, poi procedono con le operazioni di impaginazione, stampa e rilegatura.

L’iniziativa è interessante soprattutto per il suo tentativo di fondere tradizione e innovazione: l’input è una keyword, come quelle che si inseriscono nei motori di ricerca, la raccolta di contributi avviene interamente tramite canali social, i due ideatori non possiedono nemmeno una sede fisica. Però il risultato finale è cartaceo, rilegato artigianalmente con carta riciclata.

Fonte: pagina FB della fanzine
Fonte: pagina FB della fanzine

 

L’evento è stato promosso dall’Associazione Culturale Art Company e da Made in Art, e personalmente curato da Chiara Canali.

Art Company è un’associazione culturale nata a Milano nel 2007 che si occupa dell’organizzazione di eventi artistici ed espositivi, con un occhio di riguardo ai nuovi media e alle nuove forme e tecniche di espressione artistica. L’obiettivo principale è quello di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico sulle problematiche della realtà odierna attraverso la multimedialità e la multidisciplinarità dei linguaggi dell’arte contemporanea.

Made in Art invece è l’organizzazione no-profit tutta parmigiana fondata da Federica Bianconi nel 2010, che si occupa soprattutto di realizzare esposizioni personali e collettive di artisti e designer.

Fonte: federicabianconi.com
Fonte: federicabianconi.com
Fonte: chiaracanali.com
Fonte: chiaracanali.com

Infine Chiara Canali, la “mente” dietro l’organizzazione, colei che si è occupata della gestione in prima persona di questo happening. Critica d’arte, curatrice indipendente, ideatrice e promotrice di eventi e iniziative dedicate alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, Chiara non è nuova a questo tipo di iniziative: originaria di Fidenza, dal 2007 in poi si è dedicata  a ricerche sulla street art e sull’arte di strada, curando numerose mostre e organizzando eventi a Milano, Firenze e Lecco.

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